Mercato del pesce a Colaba, Mumbai
Nel 2024 ho avuto l’opportunità di visitare l’India, e una mattina a Mumbai ho scelto di esplorare il mercato del pesce di Sassoon Docks, a Colaba. Questo mercato è un luogo che pulsa di vita, un angolo autentico dove la tradizione peschereccia della città si manifesta senza filtri. Costruito su terre bonificate vicino al Mar Arabico, Sassoon Docks è uno dei mercati ittici all'ingrosso più antichi e significativi della metropoli, un nodo di scambio in cui ogni giorno oltre 1.500 pescherecci scaricano circa 20 tonnellate di pesce fresco.
L’energia del mercato è travolgente, soprattutto all’alba, quando i pescatori tornano dal mare. È un microcosmo di movimenti frenetici e coordinati: pescatori che scaricano casse colme, donne della comunità Koli che sgusciano gamberetti con gesti rapidi e abili, venditori che richiamano clienti tra il viavai di container ricolmi di pesce. Anche gli uccelli si uniscono a questa coreografia, approfittando del caos per accaparrarsi qualche preda. Questo mercato è vitale per oltre 150.000 persone, e la serie che ho fatto intende raccontare non solo l’energia di un luogo, ma anche il senso di comunità e resistenza. Nei miei scatti ho voluto catturare i colori e le texture, trasmettere l’odore del mare, le voci, i suoni: un racconto visivo di un frammento di vita indiana che colpisce per la sua autenticità e intensità.
Nel 2024 ho avuto l’opportunità di visitare l’India, e una mattina a Mumbai ho scelto di esplorare il mercato del pesce di Sassoon Docks, a Colaba. Questo mercato è un luogo che pulsa di vita, un angolo autentico dove la tradizione peschereccia della città si manifesta senza filtri. Costruito su terre bonificate vicino al Mar Arabico, Sassoon Docks è uno dei mercati ittici all'ingrosso più antichi e significativi della metropoli, un nodo di scambio in cui ogni giorno oltre 1.500 pescherecci scaricano circa 20 tonnellate di pesce fresco.
L’energia del mercato è travolgente, soprattutto all’alba, quando i pescatori tornano dal mare. È un microcosmo di movimenti frenetici e coordinati: pescatori che scaricano casse colme, donne della comunità Koli che sgusciano gamberetti con gesti rapidi e abili, venditori che richiamano clienti tra il viavai di container ricolmi di pesce. Anche gli uccelli si uniscono a questa coreografia, approfittando del caos per accaparrarsi qualche preda. Questo mercato è vitale per oltre 150.000 persone, e la serie che ho fatto intende raccontare non solo l’energia di un luogo, ma anche il senso di comunità e resistenza. Nei miei scatti ho voluto catturare i colori e le texture, trasmettere l’odore del mare, le voci, i suoni: un racconto visivo di un frammento di vita indiana che colpisce per la sua autenticità e intensità.